Desert Road: un thriller sui viaggi nel tempo diverso dal solito – guarda il trailer

Un thriller unico che gioca con il tempo al di fuori della tipica struttura in loop di Ricomincio da capo, Desert Road è un gioiello assolutamente da vedere

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Desert Road: un thriller sui viaggi nel tempo diverso dal solito

Ti capita mai di sentirti irrimediabilmente bloccato? Tipo che qualunque cosa tu faccia, Finisce sempre allo stesso modo? Questo è l’enigma che deve affrontare l’eroina di Desert Road. Dopo un incidemte d’auto in un remoto deserto, qualunque cosa faccia Clare Devoir (Kristine Froseth), finisce di nuovo al punto di partenza. I pezzi non si incastrano. Il tempo è scadente. A volte le poche persone che incontra sembrano conoscerla, addirittura temerla.

Un thriller unico che gioca con il tempo al di fuori della tipica struttura in loop di Ricomincio da capoDesert Road è un gioiello assolutamente da vedere.


Desert Road offre un’eroina insolita

Dimentica le meta-eroine, così familiari con i film di genere che è possibile praticamente prevedere cosa sta per accadere, che si tratti di zombi, vampiri o commedie tipo Ritorno al futuro. Ciò che rende straordinaria l’eroina di Desert Road sono tutti i modi in cui non gioca con stereotipi stanchi; non è né una vittima ignara né una damigella terrorizzata.

Clare non ha un retroscena criptico che possa avere un ruolo nella trama. Non è particolarmente abile in qualcosa in particolare, almeno non se glielo chiedi. Sogna di fare la fotografa, ma quando qualcuno la chiama così arrossisce. I fotografi vengono pagati per il loro lavoro, ma lei scatta foto che non lascia vedere a nessuno.

Forse è il peggior critico di se stesso, il suo peggior nemico, un’auto-sabotatrice. Ma quando si tratta di essere in difficoltà, è autosufficiente. Quando buca uno pneumatico, lo cambia abilmente. In una vicina stazione di servizio, scopre in fretta una truffa da parte di un losco impiegato (Max Mattern). Ma pur essendo intelligente e capace, non sa cosa fare quando non può fuggire da questa strada deserta. Ancora e ancora, cammina dal punto A al punto B fino al punto C e finisce di nuovo in A. Come è possibile? Cosa significa? È morta? È condannata? C’è una via d’uscita?

Desert Road è un thriller scarno e sconvolgente

C’è una sofisticata scivolosità nella narrazione su questo. La sceneggiatrice/regista Shannon Triplett rifiuta le regole e i cliché di tanti racconti di fantascienza che sono venuti prima. Quando i pezzi iniziano a quadrare, è difficile fare altro che meravigliarsi a bocca aperta.

Parte dell’orrore qui è che lo scenario inizia in un modo così banale. È facile immaginarsi in una posizione simile, ma le soluzioni sono molto più difficili da immaginare. Per fortuna, Clare è la nostra guida grintosa, che sputa a se stessa abbastanza monologhi frustrati e dialoghi mirati agli altri che siamo in grado di seguire con lei mentre percorre questo terreno difficile. Froseth affronta questo viaggio con ingegno e un carisma accattivante che è bordato di giusta furia. È in fiamme ed è emozionante vederla bruciare o bruciare gli altri.

 

Desert Road è pieno di fantastici personaggi di contorno

Con un cast costellato di volti familiari ma poche grandi star, c’è un’autenticità affascinante nella storia, anche nei suoi inspiegabili colpi di scena. Mattern, che interpreta il suddetto commesso del minimarket, emana un’energia irrequieta che è allo stesso tempo familiare e sospetta. Potrebbe essere che non ci si possa fidare di lui. Potrebbe essere che sia socialmente imbarazzante. E all’interno di questa ambiguità, diventa difficile decidere se Clare è paranoica o ha qualcosa da fare mentre lo tormenta.

Altrove, una guardia di sicurezza qui (DB Woodside in una modalità d’acciaio) e un nomade criptico lì (Frances Fisher, che conferisce misticità) fanno rivivere il deserto intorno a lei in modi inaspettati. Ma il momento più commovente avviene quando incontra un vecchio che guida da solo di notte, interpretato da Beau Bridges. Il suo personaggio sembra quasi di sfondo, senza importanza, eppure offre alla nostra eroina (e a noi) un po’ di saggezza lungo la strada. La natura di questo personaggio è uno spoiler, quindi ne parleremo in un’altra occasione. Dopo aver creato tensione con questa fantastica storia, Bridges è un’oasi in Desert Road.

Certo, ci sono headliner più appariscenti di quella di questo film ma c’è un piacere distintivo nel senso di scoperta quando si guarda un film fantasioso, originale e spietatamente avvincente come Desert Road. È un film risoluto nella narrazione; è evocativo piuttosto che esplicativo. Il suo casting esperto e il rifiuto dei cliché del viaggio nel tempo rendono il film dotato di una spontaneità vertiginosa, quindi è impossibile prevedere cosa accadrà dopo. Questo è un tesoro abbastanza raro nei film di oggi, ma ancora di più in un racconto di viaggi nel tempo post Ricomincio da capo, a cui tutti gli altri sono inevitabilmente paragonati.

In poche parole, Desert Road segue un percorso tutto suo, guidando il pubblico lungo un viaggio contorto, teso ed estremamente emozionante.

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