Un nuovo album di David Gilmour merita tempo per essere assaporato non può essere ascoltato frettolosamente. La sua musica, come quella dei Pink Floyd, merita di prendersi il tempo per ascoltarla. Un parere immediato va bene, e le prime impressioni contano. Ma a volte servono alcuni ascolti per apprezzare davvero la sua nuova musica.
Il nuovo album di Gilmour, Luck And Strange, è stato ampiamente anticipato durante l’estate prima della sua uscita avvenuta venerdì 6 settembre. Abbiamo avuto tutti la possibilità di ascoltare alcune tracce in anteprima. I singoli “The Piper’s Call“, “Between Two Points” e “Dark And Velvet Nights” sono stati tutti condivisi in anticipo sui i social media di Gilmour e sui canali YouTube. Abbiamo anche ascoltato un campione dell’opener strumentale “Black Cat“. Gilmour ci ha anche stuzzicato promettendo, tra i brani dell’album, un piano elettrico registrato anni prima dal defunto Rick Wright.
Tutto ciò indicava che ci aspettava una sorpresa. Gilmour ha anche suggerito che valeva la pena aspettare il suo nuovo album, sia durante l’estate che per i nove anni trascorsi dal suo predecessore, Rattle And Lock, uscito nel 2015. Gilmour ha sempre detto che questo sarebbe stato il suo miglior lavoro dai tempi del classico dei Pink Floyd The Dark Side Of The Moon del 1973.
Ora che è uscito, come regge Luck And Strange questa affermazione?
David Gilmour – Recensione di Luck and Strange
È un album grandioso, pieno dei suoni tipici di Gilmour ed elementiche riportano ai Pink Floyd. Ma c’è anche una freschezza e una differenza rispetto ai suoi lavori passati. Lo rende anche un affare di famiglia che coinvolge la figlia Romany, il figlio Charlie e la moglie Polly Samson. La conclusione è che se vi piace la musica di Gilmour, sarete molto contenti di questo album.
Alcune recensioni che ho letto si sono dilungate in una prosa lirica profonda fino a un livello ridicolo. Quindi, mentre arriviamo a un ascolto e a una visione traccia per traccia, teniamola semplice. Ecco l’album esteso, così come è stato pubblicato su CD, in tre frasi per traccia.
“Black Cat” – Strumentale breve e easy going. Ci fa scivolare nell’album. Imposta bene il tono.
“Luck And Strange” – Un’atmosfera blues attraversa questa traccia. Richard Wright al pianoforte elettrico supporta il tema in modo eccellente. Tutto si sviluppa verso un finale grandioso e alla chitarra di Gilmour svettante insieme alle tastiere di Wright.
“The Piper’s Call” – Un altro brano che si sviluppa in modo superbo da un inizio acustico tranquillo. Difficile immaginare che Gilmour l’abbia scritto inizialmente su un ukulele, anche se questo strumento è presente nel pezzo. Altri assoli blues, un po’ di slide guitar e un solido crescendo per il finale.
“A Single Spark ” – Un’impostazione più tranquilla e riflessiva per questa canzone. Gilmour la conclude con un assolo di chitarra fluido e librato. Una canzone più calma e dolce, ma con il timbro di Gilmour.
“Vita Brevis” – Un secondo breve strumentale. Collega bene le canzoni. Il titolo è latino e significa la vita è breve, che è il tema dell’album.
“Dark And Velvet Nights”: un passo avanti nel ritmo e uno stile più terroso. Una chitarra più ruvida e sbuffante lo spinge in avanti. Forse ha tratto beneficio dalla sua uscita precedente e da più ascolti, perché il brano mi è davvero piaciuto.
“Scattered” – Un brano interessante e diverso. Suoni di pianoforte e orchestra a cascata. Occasionali richiami ai Pink Floyd. Un assolo di chitarra di Gilmour rigoglioso e sfarzoso.
Tracce bonus su CD e altre versioni
“Yes, I Have Ghosts” – Romany Gilmour qui duetta con suo padre e suona l’arpa l’arpa in questa canzone originariamente pubblicata nel 2020. Commoventi e rilassate, le loro voci si fondono in modo ordinato. Lo sfondo di chitarra acustica è molto elegante e aggiunge un leggero accenno folk.
Il nuovo album di Gilmour offre ciò di cui c’è bisogno e anche di più
Gilmour ha parlato delle sfide poste dal produttore Charlie Andrew per l’album. Il succo della storia è che Andrew non aveva molta familiarità con il lavoro di Gilmour e ha fatto molte domande, compresi gli assoli di chitarra sbiaditi per chiudere le canzoni. Andrew ha anche coinvolto altri musicisti jazz e l’arrangiatore Will Gardner. Tutto ha funzionato molto bene in base all’album. C’è molto di più sulla realizzazione dell’album nel video qui sotto.
Gilmour ha trovato un equilibrio delicato in Luck And Strange. Tutte le sue sottigliezze e la sua maestria chitarristica, con un mix di stili più tranquilli, suoni più duri e nuovi approcci. Ci sono momenti minori, ma forse solo accanto a molti grandi picchi.
È davvero il suo miglior lavoro dopo DSOTM? Beh, questa è ancora una grande domanda, a cui non è ancora stata data una risposta completa. Luck And Strange potrebbe essere lì con più tempo e un sacco di ascolti. Maturerà e si approfondirà e diventerà un favorito, ne sono sicuro. Wish You Were Here ha molto da battere con la sua traccia principale, “Shine On You Crazy Diamond” e “Have A Cigar” tra le altre. In questo momento Luck and Strange ci va sicuramente molto, molto vicino.
È sicuramente il miglior lavoro di Gimour dopo i Pinl Floyd.
