Poco dopo la morte di Elvis Presley un uomo si diresse all’aeroporto di Memphis e acquistò un biglietto di sola andata per Buenos Aires, in Argentina. Secondo quanto riferito, l’uomo somigliava alla pop star e diede il nome “Jon Burrows“, uno pseudonimo che usava Elvis usato quando prenotava gli hotel; potrebbe essere stato davvero lui?
La teoria della lapide
Sulla lapide di Elvis Presley il suo secondo nome Aron è scritto Aaron. Sebbene Aaron sia il vero secondo nome di Elvis si presume che i suoi genitori, o lui stesso, volessero cambiare il suo secondo nome in Aron, forse perché fosse più simile al gemello nato morto di Presley, Jesse Garon Presley. Alcuni fan credono che l’errore di ortografia fosse intenzionale e un modo per farci sapere che Presley ha simulato la propria morte.
Il funerale di Elvis Presley
Si dice che una foto scattata da Mike Joseph il 31 dicembre 1977, mostrasse Elvis Presley seduto nella piscina della sua casa.
Elvis Presley era sottoposto alla protezione testimoni, dopo che l’FBI lo aveva arruolato per aiutare a sconfiggere l’organizzazione criminale denominata “Fraternity”. Secondo i fautori dell’ipotesi di complotto, Elvis Presley ha dovuto fingere la propria morte quando si è scoperto che era una spia dell’FBI. Brewer-Giorgio ha detto al TIME: “Elvis ha simulato la sua morte perché stava per essere ucciso e non c’erano dubbi a riguardo“.
A gennaio sulla pagina Facebook Elvis Presley Is Alive è apparsa una foto di un uomo con la barba bianca e con il personale di sicurezza nell’angolo in alto a sinistra dell’immagine, che i fan ipotizzavano potesse stare a guardia di Elvis.